Percorso interdisciplinare di letteratura e scienze
Docenti referenti: Beatrice Chiapponi, Marco Manzardo.
È lecito chiedersi cosa accomuni Dante e la chimica; Dante è un letterato mentre la chimica è
una branca della scienza che studia come le sostanze reagiscono tra di loro…inoltre la chimica,
come scienza sperimentale, sorge solamente sul finire del secolo XVIII grazie alla mente
illuminata di Antoine Lavoisier.
Con questo nostro lavoro vogliamo mostrarvi come, in realtà, questo legame esista, per quanto
strano possa sembrare.
Cominciamo a presentare la famosa tavola periodica degli elementi di Mendeleev che tutti noi
conosciamo. Essa è una tabella che contiene tutti gli elementi chimici conosciuti (118 tra
naturali e artificiali) ed è costituita da 7 righe orizzontali (dette periodi) e 18 colonne (dette
gruppi).
Possiamo paragonare la tavola periodica ad una sorta di libreria dove però gli scaffali non
presentano tutti la stessa estensione: il primo scaffale in alto può accogliere solo due elementi,
il secondo e il terzo solo otto e così via. Inoltre, ci sono alcuni elementi che non vogliono stare
vicini ma incolonnati l’uno sotto l’altro. Il motivo di questa strana disposizione va ricercata nel
fatto che la tavola degli elementi è periodica. Un periodo, in ambito scientifico, è un intervallo (di
tempo o di spazio) che si ripete con le stesse caratteristiche come, ad esempio, il giorno, la
settimana o l’anno. Un altro esempio importante è la scala musicale; partendo, ad esempio dal
Do, dopo sette note si arriva ad un nuovo Do, solamente di altezza differente (diremo un’ottava
sopra). Ebbene, la stessa cosa avviene anche con i periodi della tavola degli elementi! Gli
elementi che si trovano nello stesso gruppo possono essere considerati come note musicali
distanti un’ottava in quanto hanno caratteristiche simili; per continuare su questo parallelo
musicale, se ad esempio, l’elemento elio “suonasse” come un Do allora tutti gli altri gas nobili
sarebbero dei Do, ma di ottave diverse.
La forma geometrica che meglio racchiude in sé le caratteristiche della periodicità è senz’altro la
spirale. Se immaginiamo di arrotolare la tavola periodica come fosse un nastro otteniamo infatti
sette avvolgimenti che si dispongono lungo una spirale. È interessante notare che una tavola
periodica siffatta, vista dall’alto, riproduce la struttura dell’atomo; l’idrogeno, il primo elemento
chimico, ne rappresenta il nucleo mentre i periodi, i sette livelli di energia che lo circondano.
Arrivati a questo punto, appare evidente la somiglianza tra la tavola periodica e il purgatorio
dantesco. Entrambe le strutture hanno forma conica e lo stesso numero di avvolgimenti.
Il Purgatorio è composto da sette cornici. Questo numero ricorre in molte circostanze ed ambiti
diversi (sette note, sette re di Roma, sette colori dell’arcobaleno…). Certamente qui si collega ai
sette peccati capitali e alle sette virtù.
Il sette è il risultato di 3 + 4. Il numero tre è un numero sacro che fa riferimento al concetto di
trinità in molte culture diverse. Viene considerato anche il numero dell’equilibrio poiché
rappresenta l’inizio, il centro e la fine.
Il quattro ci fa pensare ai quattro elementi ed è il numero che rappresenta la materia e la
stabilità.
Potremmo rappresentare il sette anche come l’unione di due figure geometriche piane: il
triangolo e il quadrato. Tuttavia, essendo il tre raffigurato anche come un cerchio (simbolo della
divinità), potremmo rappresentare il sette anche un quadrato e un cerchio, come ci mostra
Leonardo da Vinci nel suo uomo vitruviano, dove la figura umana si pone come tramite tra la
materia e lo spirito. Ecco perché possiamo considerare il sette il numero dell’uomo.
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